APPLiA Italia: “Il futuro poggia su efficienza energetica e sostenibilità”

Marzo 7, 2023

Si è svolto stamani a Milano, presso l’Hotel Magna Pars, l’incontro annuale con la stampa organizzato da APPLiA Italia, l’Associazione Confindustriale delle imprese operanti in Italia nel settore degli elettrodomestici e delle attrezzature professionali. Intervenuto all’evento, il presidente APPLiA Italia Paolo Lioy, Andrea Scozzoli dell’Associazione del retail specializzato Aires, Roberto Fogliata, sales director di GfK Italia e Andrea Marchisio, founding partner di Elemens, società di consulenza specializzata nel settore energia.

A Lioy il compito di aprire i lavori: “Stiamo affrontando tutti un periodo di non facile lettura, che risente fortemente degli stravolgimenti subiti dal mercato, dalla supply chain e dalle abitudini dei consumatori degli ultimi due anni di pandemia. A queste si è aggiunta una molteplicità di variabili che non agevola la programmazione aziendale. Ciononostante, anche in un momento storico così particolare, la nostra industria è fortemente focalizzata nel continuare a proporre soluzioni efficienti, innovative, capaci di fare davvero la differenza in termini di sostenibilità”. D’altronde, il quadro generale in cui il mercato degli apparecchi domestici e professionali si sta muovendo registra dinamiche sensibilmente diversificate. Da una parte, il rimbalzo negativo del 2022 segnato rispetto all’andamento dell’anno precedente per i comparti legati alla casa (in particolare per il bianco), dall’altra segnali positivi per i settori legati al turismo e all’edilizia (apparecchi professionali, camini, riscaldamento a biomassa).

Analizzando i dati sell in e produzione di APPLiA Italia si registra per gli apparecchi domestici, dopo il boom del 2021, una contrazione delle vendite in Italia e all’estero con conseguente riduzione della produzione che ha interessato non solo il nostro Paese ma l’intera UE. Per i grandi elettrodomestici si riporta nel 2022 una produzione in diminuzione del 18%, particolarmente in calo nella seconda parte dell’anno (-24,7% nel 3°Q e -35,7% nel 4°Q), in evidenza la difficoltà del comparto lavaggio. La contrazione della produzione è legata a doppio filo ad un effetto del calo generalizzato del mercato in Italia e nell’intera area UE. Questo è il risultato sia di un confronto con un 2021 particolarmente positivo, sia degli effetti dell’inflazione e della conseguente minor disponibilità di spesa dei consumatori. Negativamente ha anche impattato, soprattutto nella prima parte dell’anno, la carenza di componentistica ed elettronica. I dati sell in APPLiA Italia riportano poi, per l’anno appena trascorso, un calo a doppia cifra sia per le vendite nazionali (-12,6%) sia per l’export (-10,2%), con un trend sensibilmente negativo nella seconda metà dell’anno, unito ad una contestuale riduzione dello stock (-14,9%). Anche in questo caso, coerentemente, si registra la performance particolarmente negativa delle Asciugatrici (-32,4% dato sell-in Italia) inevitabilmente legata alle dinamiche del caro energia. In linea generale, migliori le performance del canale mobilieri rispetto all’eCommerce ed al retail fisico. Di pari passo con il settore dei grandi elettrodomestici, anche l’andamento del comparto dei componenti ha inevitabilmente sofferto del calo del mercato.

I piccoli elettrodomestici – dopo l’exploit del 2020, un 2021 col segno più ed un inizio d’anno 2022 in negativo – tornano ad una performance positiva nel terzo trimestre e chiudono l’anno, come evidenziano i dati sell-out GfK, con una crescita a valore del +3,4%. Il dato è sostenuto soprattutto dal comparto Persona (+6,9%), seguito da Cucina (+2,3%) e Comparto Casa (+2,1%). In particolare, si evidenzia l’interesse dei consumatori per le friggitrici ad aria, al primo posto in termini di crescita, seguite da apparecchi per lo styling e aspirapolveri robot. Positivo il segmento macchine da caffè e interessante sottolineare anche il buon andamento delle coperte elettriche legato plausibilmente al tema dell’incremento del costo del riscaldamento domestico.

“È evidente che il tema dell’efficienza energetica rimane più che mai attuale”, è ancora il presidente Lioy a parlare, “e sussiste la necessità di un’accelerazione del processo di ricambio e aggiornamento nelle case degli italiani degli elettrodomestici che, come ci ricorda ENEA, rappresentano il 58% dei consumi elettrici domestici. Considerando che un prodotto ad elevata efficienza dotato di nuova etichetta energetica consuma in media oltre il 60/70% in meno di un apparecchio con più di 10 anni di vita, i risparmi possibili sulla bolletta mensile di tutti i cittadini e sui consumi elettrici nazionali sono veramente consistenti. Il processo di rinnovamento, tanto più necessario in Italia dove il parco installato supera mediamente i 14 anni di vita, purtroppo in questo momento non è sicuramente favorito dal calo del mercato e dalla minor capacità di acquisto per i prodotti più performanti”.

E proprio in relazione ai costi energetici che Andrea Marchisio di Elemens, evidenzia che “abbiamo superato lo shock della crisi energetica del 2022, ma i prezzi dell’elettricità all’ingrosso per famiglie e imprese oggi sono comunque circa tre volte più alti rispetto allo storico. Per il futuro non si può ignorare che ormai il sistema energetico è strutturalmente cambiato, permane la fragilità degli approvvigionamenti e il rischio volatilità: l’aspettativa è che il costo della bolletta dell’energia elettrica rimanga elevato anche nel medio termine”.

I dati GfK evidenziano inoltre come, dopo l’introduzione della nuova etichettatura energetica, tra i prodotti venduti oltre il 70% appartiene alle classi meno efficienti. In un momento dove si dibatte molto di efficienza energetica degli edifici, diventa imprescindibile valutare a fondo i benefici nell’investire su apparecchiature di uso quotidiano domestico efficienti. APPLiA Italia stima, sulla base di dati ENEA, risparmi in bolletta possibili per oltre 150 euro all’anno per apparecchio sostituito e una riduzione su scala nazionale, immediatamente disponibile, per oltre 800GWh/anno, il consumo elettrico di una città come Genova. Un corretto sostegno all’incremento dell’efficienza, unito al recupero e trattamento dei prodotti sostituiti – che permette il reinserimento di oltre il 95% delle materie nel ciclo produttivo – e al sostegno all’industria di qualità sono i tre pilastri su cui dovrebbero muoversi le politiche nazionali.