Il fatturato 2022/23 di Ceconomy cresce: tutto bene dunque? Non proprio

Dicembre 21, 2023

Se Atene piange, Sparta non ride.

In un anno certamente non festoso per il retail di elettronica di consumo, in cui il leader di mercato Unieuro ha recentemente dato segnali di sofferenza, sono arrivati nei giorni scorsi anche i dati di fatturato dell’altro colosso di settore: MediaWorld.

In particolare Ceconomy, la capogruppo tedesca quotata alla Borsa di Francoforte che tramite la sub-holding MediaMarktSaturn detiene il 100% di Mediamarket Spa, ha pubblicato lo scorso 18 dicembre i dati dell’esercizio 2022/23, chiusosi il 30 settembre, quindi poco prima dell’inizio di questa stanca peak season. Il fatturato globale del leader europeo è salito del 2,2% (del 4,7% se si depura l’effetto valutario e la variazione del perimetro aziendale) a 22,2 miliardi di euro: peccato che senza l’iperinflazione in Turchia, che ha gonfiato i ricavi del Paese da 1,1 a 1,9 miliardi di euro, la performance avrebbe avuto segno negativo. Non altrettanto negativo, però, di quanto registrato in Italia: il Belpaese è stato amaro per i tedeschi, con ricavi in calo addirittura dell’8,5%, dai 2,48 miliardi dell’esercizio 2021/22 agli attuali 2,27, sebbene anche da noi l’inflazione abbia rialzato la testa e addolcito i fatturati di molti distributori, soprattutto alimentari.

È dunque finita la cavalcata di MediaWorld, dopo che la ristrutturazione (tutt’altro che indolore) di sede centrale, rete logistica e negozi, aveva cercato di riagguantare Unieuro? Di certo, il divario tra i due big nostrani resta elevato: tagliando e cucendo i trimestri, scopriamo che tra settembre 2022 e agosto 2023 Unieuro ha fatturato la bellezza di 2,82 miliardi: anche stralciando la moribonda Monclick (oggi a tutti gli effetti non più in funzione, ndr) oltre mezzo miliardo in più del concorrente in un periodo pressoché sovrapponibile. Eppure MediaWorld ha ampliato la rete e l’ha clusterizzata, adottando in Italia, prima che altrove, dei formati di negozio distintivi e vincenti.

Si dirà: il fatturato non conta, i margini sì.

Ceconomy non fornisce i dati di redditività per singolo paese, bisognerà attendere che la Spa italiana depositi il proprio bilancio in Camera di Commercio. Nel commentare però il calo dell’EBIT Adjusted (cioè dell’utile operativo normalizzato di Gruppo), sceso del 14,4% a 208 milioni di euro – appena l’1% dei ricavi – il Gruppo tedesco addita l’Italia come uno dei fattori frenanti, rea di aver registrato nell’esercizio “un chiaro calo dell’EBIT”.

Se le rondini fan primavera, meglio prepararsi a un inverno ancora lungo.

Dr. Matsushita*

*Il Dr. Matsushita ha formazione economica e spirito critico. Si ricorda anche di quando Panasonic si chiamava Matsushita Corporation e così avrebbe voluto ribattezzare il suo jack russel.

 

Fonti:

Tutte le informazioni riguardanti Ceconomy sono tratte da: https://www.ceconomy.de/media/ceconomy_results_presentation_q4_fy_2022_23_.pdf

Il dato di fatturato di Unieuro (settembre 2022 – agosto 2023) è calcolato come somma del fatturato del secondo semestre dell’esercizio 2022/2023 e del primo semestre 2023/2024

 

Nota metodologica:

Ceconomy AG, a differenza della consociata italiana Mediamarket Spa, utilizza i principi contabili internazionali IFRS. Gli stessi vengono utilizzati da Unieuro, cosa che permette un confronto immediato e corretto tra i due operatori concorrenti.