CambiaMENTI

Gennaio 30, 2023

È iconica l’immagine proposta da Bic, l’omonima azienda produttrice della penna (popolare) forse più famosa e utilizzata nel mondo, dove il prodotto viene mostrato negli anni: fermo, invariato, stoico. La frase di accompagnamento è altrettanto simbolica: “perché cambiare quando le cose vanno bene”. Parliamo di un prodotto che si è trasformato in icona, nonché sinonimo di categoria (“la penna”) tessendo il proprio successo su semplici capi saldi: semplicità, affidabilità, accessibilità e inventiva. Queste quattro caratteristiche principali dei prodotti Bic sono proprio descritte nel sito aziendale e intendono rappresentare le prerogative del prodotto vincente.

Dietro a questi pilastri, è chiaro che il cambiamento c’è ed è essenziale: tutte le idee di successo generano un nuovo tipo di consumatore. Le abitudini dei clienti cambiano proprio perché nascono questi prodotti iconici. Anche nel mercato dei technical consumer goods esistono questi device che hanno col tempo scandito l’evoluzione del settore stesso: il Minipimer, il Roomba, il Dyson, l’iPhone (per fare solo degli esempi) ed esiste una storia prima dell’avvento di questi apparecchi e certamente esiste un dopo.

Il mondo cambia molto velocemente, questi ultimi tre anni ce lo hanno insegnato molto bene, e stare fermi tronfi del proprio successo non aiuta a galleggiare in un momento di forte tensione, dove gli equilibri si sono rimescolati. Oggi chi sembrava più forte e competitivo sul mercato soffre di più di chi ieri appariva disperso in un mare in tempesta: la capacità di reazione, che in talune realtà oggi diventa lunghissima proprio per la le dimensioni acquisiste, è divenuta prerogativa di società più snelle che combattono, certo non senza difficoltà, con un discreto successo. Venendo a mancare oggi il prodotto ‘status symbol’, una vera novità, la sofferenza determinata da un appiattimento dell’offerta veicolata deve portare, gioco forza, il canale, a giocare una partita su un altro livello: il servizio e le attività proposte (in e out store). Portare oggi il consumatore in negozio (che sia fisico o online) è un obiettivo quanto mai non scontato. Bisogna motivarlo a farlo. È questo quello che ricerca il cliente odierno: vuole un incentivo. Come farlo? Una recente ricerca di Bain & Company ribadisce il concetto che “non è più il canale a determinare le decisioni ma il cliente o meglio la persona, chi è cosa vuole, quali sono i suoi valori. Non basta più sapere cosa compra, ma sarà necessario studiare come vive, facendo quadrare i dati in possesso del retailer con i dati sparsi nel web”, si legge in un articolo pubblicato da Repubblica dove Andrea Petronio, senior partner e responsabile della practice Retail di Bain, spiega l’analisi. Giocare con prezzi e promozioni non è più utile e i costi oggi non sono più sostenibili a favore di questa strategia.

Il cambiamento resta dunque essenziale per rimanere competitivi, anche se, come canta Vasco Rossi in Cambia-Menti, “cambiare tutte le ragioni, che ci hanno fatto fare gli errori, non sarebbe neanche naturale”….

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