Un incentivo per tutte le famiglie che hanno intenzione di cambiare un elettrodomestico vecchio e ad alto consumo con un apparecchio a più alta efficienza energetica. Uno sconto del 25% sul prezzo d’acquisto, fino a un importo massimo di 150 euro per lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie e congelatori di classe energetica superiore. Questa la proposta che APPLiA Italia – l’Associazione che, all’interno di Confindustria, raggruppa le imprese produttrici di elettrodomestici – intende porre all’attenzione dei nuovi Governo e Parlamento. La misura “consente di generare un beneficio per la bolletta energetica degli utenti, per il fabbisogno energetico del Paese e per un intero settore industriale, eccellenza del Made in Italy”, si legge nella nota diramata.
“La nostra idea è questa – spiega nel comunicato Marco Imparato, Direttore Generale di APPLiA Italia – per intervenire in maniera strutturale sui consumi domestici, dovremmo aumentare l’efficienza degli apparecchi, privilegiando quelli con una classe a maggiore rendimento. Oggi poco più del 3 % di elettrodomestici installati nelle abitazioni è nella fascia alta della nuova etichettatura energetica. Scontiamo infatti in Italia – come rappresentano i dati ENEA (Ente Nazionale Energia e Ambiente) – un parco installato particolarmente vetusto, con una vita media dei prodotti oltre i 14 anni di vita. Una lavatrice o un frigorifero più efficienti garantiscono un risparmio di almeno 300 kWh l’anno: parliamo di 200 euro in meno in bolletta ogni dodici mesi per ogni famiglia”.
Su scala nazionale, una misura come quella proposta da APPLiA Italia si tradurrebbe in un risparmio energetico superiore agli 800 GWh l’anno: in pratica, il consumo domestico annuale di una città di 600mila abitanti.
“C’è poi un altro beneficio per l’intero sistema – prosegue Imparato – ovvero una maggiore efficienza nella raccolta e nel riutilizzo dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Oggi l’Italia non riesce a centrare gli obiettivi che si è data insieme all’Unione Europea: il tasso di ritorno è del 36,8% a fronte di un target del 65%. Ricordo che le materie e i componenti degli elettrodomestici sono recuperabili per oltre il 95% ma solo un terzo dei rifiuti è gestito in modo corretto, uno spreco incredibile.
Ecco, con la proposta di APPLiA Italia, ci sarebbe un incremento di almeno il 30% nella raccolta corretta dei RAEE, perché l’incentivo sarebbe legato alla certificazione del conferimento e smaltimento presso i centri autorizzati: prevediamo almeno 100mila tonnellate in più all’anno.”
Ma quanto costerebbe una misura come l’incentivo per gli elettrodomestici? Ipotizzando uno stanziamento da 350 milioni di euro, APPLiA Italia calcola che si riuscirebbe a sostenere l’acquisto di circa 2.500.000 elettrodomestici efficienti (su un parco complessivo di oltre 73 milioni). Ma l’esborso per le casse dello stato sarebbe compensato – fino a 150 milioni di euro – grazie al gettito IVA addizionale.
“Un vantaggio per le famiglie, per l’ambiente, per la bolletta energetica del paese e, non secondario, un sostegno a una delle eccellenze del Made in Italy – conclude Marco Imparato – perché non possiamo dimenticare che la filiera degli elettrodomestici di fascia alta è uno degli asset più importanti del nostro commercio estero, con oltre 145mila occupati, compreso l’indotto. È un settore sensibile al rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, che va accompagnato e supportato in maniera intelligente”