Formazione per costruire valore

Marzo 1, 2021
L’appiattimento dell’offerta del mercato dei technical consumer goods (per meglio dire, tutti vendono gli stessi prodotti) ha portato a una sempre più accesa ‘lotta’ promozionale tra le insegne di elettronica di consumo alla conquista di quote di mercato. Un trend che è perdurato nel corso degli ultimi anni mettendo a serio rischio la salute economica delle attività retail attive sul territorio. Se da una parte la strategia di massificazione dell’offerta, propria dei pure player e da loro in qualche modo improntata sul mercato, poteva essere portata avanti da realtà ‘pesanti’ (dal punto di vista della massa critica movimentata), lo stesso non si può dire per le ‘aziende’ a conduzioni familiare, proprietarie di X punti vendita, che nella ‘gara’ del pezzo più basso hanno perso di redditività, attrattiva e know how. Questa è storia relativamente recente con vittime illustri inciampate in giochi di ruolo (il ‘piccolo’ che vuole fare il ‘grande’ o, peggio ancora, il pure player) decisamente pericolosi.
Lo scorso anno, a fine febbraio, la pandemia Covid-19 ha rimesso in discussione equilibri in atto da tempo nel mondo del technical retail, confermando però la necessità di una sempre maggior integrazione tra online e rete fisica, in quanto è stato ampiamente dimostrato che il mondo virtuale – per quanto possa crescere – difficilmente riuscirà a pareggiare e raggiungere il fatturato della rete fisica. Non è stato possibile nemmeno nel 2020, anno dell’esplosione netta dell’eCommerce per effetto del dilagare della pandemia da Covid-19, in cui il peso del canale online ha raggiunto quota 24,4%* delle vendite complessive di TCG, contro il 75,6%* dei negozi fisici. Parliamo di un valore di 15,5 miliardi di euro*. In questo contesto, l’imperativo da raggiungere in brevissimo tempo è stato cercare di offrire un servizio sempre più personalizzato, quasi uno a uno, nei confronti del cliente finale. Perché il servizio, oggi, è la vera scommessa.
Come? La formazione è l’arma distintiva. È la chiave per innalzare il famigerato prezzo medio, per offrire servizio.
La formazione non è più un lusso, è una necessità. La conoscenza e la formazione stanno diventando un’importante valuta, ma diversamente dal denaro non perde mai valore. E può essere convertito in molte cose, prima fra tutte, nel nostro caso specifico, vendite di qualità in grado di soddisfare appieno le esigenze della propria clientela.
E chi investe sulle competenze raggiunge in fretta gli obiettivi.
 
*dato GfK Italia