Unieuro: il passato, il presente, il futuro

Maggio 21, 2024

Agli investitori è risultato indigesto il comunicato con cui, lo scorso 10 maggio, Unieuro ha annunciato i risultati dell’esercizio 2023/24, ma soprattutto le attese per l’anno in corso. Eloquente la perdita del 6,6% nelle due successive sedute – benché il titolo già si trovasse poco sopra 9 euro rispetto ai massimi storici in area 31 euro – e ancor più eloquente il giudizio degli analisti finanziari, risoluti nel tagliare il prezzo obiettivo a un rotondo ma modesto 10 euro.

Della debolezza del mercato si è detto e ridetto. Della minaccia/opportunità/minaccia dell’eCommerce sono zeppe testate trade e tesi di laurea. Degli sforzi della dirigenza di Unieuro nel contenere al massimo i costi – pur senza ricorrere a massicce chiusure di negozi – si trovano prove inequivocabili nei bilanci.

Osserviamo allora tre elementi meno scontati, su altrettanti e diversi piani temporali.

MONCLICK, IL PASSATO. Quanto ha bruciato l’avventura nel mondo dei pure player? Acquisita nella primavera del 2017, giusto in tempo per aromatizzare al gusto web la storia da vendere ai nuovi investitori, la controllata di Vimercate ha sfiorato l’utile soltanto nell’anno d’oro del Covid, accumulando perdite su perdite per poi capitolare. È del 2023 la decisione di liquidarla, sopportando una maxi-svalutazione finale di altri 17 milioni di euro. Come già accaduto ad ePRICE, nessuno si è offerto di rilevare l’asset, neppure a saldo. Meglio allora amputare il braccio piuttosto che rischiare la cancrena.

INFLAZIONE, IL PRESENTE. Il reddito operativo (EBIT) di Unieuro era pari a 37 milioni di euro due anni fa e ha chiuso a circa 35 lo scorso. A quanto ammonterà alla fine dell’esercizio in corso? Lo anticipa la stessa Unieuro: tra 35 e 40 milioni, sempre lì, nonostante i sempre abbondanti aggiustamenti contabili. Il comunicato spiega che il mercato soffrirà ancora, ma che a pesare sui conti sarà soprattutto il nuovo Contratto Nazionale di lavoro, in vigore da aprile. I prodotti non rincarano più di tanto, i salari sì: sospiri di sollievo per gli oltre 5.000 dipendenti, sospiri tout court per gli azionisti… almeno finché le vendite non ripartiranno.

COVERCARE, IL FUTURO. La più grande e dirompente acquisizione della storia di Unieuro, costata quasi 70 milioni di euro, ha già iniziato a contribuire positivamente ai risultati e l’esercizio in corso ne beneficerà appieno. Covercare “consente a Unieuro di estendere il presidio nella catena del valore in segmenti di mercato a maggiore redditività, in crescita e fortemente sinergici con il proprio core business”. La sua integrazione nel gruppo è stata peraltro affidata all’esperto manager che in questi anni ha guidato… Monclick.

Agli azionisti un dividendo da 46 centesimi ad azione – non scontato per una Società che ha pur sempre chiuso il bilancio in perdita per oltre 17 milioni di euro – e un cornetto rosso portafortuna, che non guasta mai.

 

Dr. Matsushita*

 

*Il Dr. Matsushita ha una formazione economica e spirito critico. Si ricorda anche di quando Panasonic si chiamava Matsushita Corporation e così avrebbe voluto ribattezzare il suo jack russel.