L’ultimo Black Friday ha rappresentato una vera e propria convenienza, oppure no? A rispondere a questa domanda l’ultima analisi di QBerg che ha messo la lente di ingrandimento sul fenomeno del venerdì nero con un’analisi approfondita e chirurgica sui prezzi dei principali siti di eCommerce di elettronica di consumo, a parità di sito e di modello, con il prezzo che appariva il venerdì della settimana precedente.
L’analisi coinvolge ben 70 siti che operano in Italia, ivi inclusi i siti dei principali manufacturer, anche conosciuti come “Direct to consumer”. Ha riguardato oltre 110.200 prodotti, per un totale di oltre 370.000 osservazioni di prezzo. Inoltre le osservazioni in cui il prezzo del BF è uguale o minore sono 311.252 mentre il risparmio medio è del 2.9%. Rispetto allo scorso anno, la percentuale di prodotti che il giorno del Black Friday costavano di più rispetto al venerdì precedente vede una moderata diminuzione. A livello di percentuale di prodotti rispetto al totale delle categorie rilevate, ben il 15.6% dei prezzi esposti, per un totale di 48.518 osservazioni, soffrivano di questo aumento che, lo ricordiamo, è stato conteggiato a parità di modello e a parità di sito ad una settimana di differenza. A livello di singola categoria, vediamo dal grafico come la “top 5” sia formata da Periferiche IT, Hardware, Audio/Video, Telefonia, Accessori IT. Come lo scorso anno però, a livello di numerica assoluta di modelli, è il piccolo elettrodomestico a svettare, con ben 11.806 osservazioni di prezzo che sono aumentate nel giorno del Black Friday.
L’edizione 2023 del Black Friday ha dovuto svilupparsi nel rispetto della normativa sugli sconti contenuta nella direttiva Omnibus. Per questo QBerg, da quest’anno, ha voluto affiancare anche un’analisi che, sempre a parità di modello e sito, confronta il prezzo delle osservazioni che riportavano una meccanica di “Sconto/Prezzo promozionale” nel giorno del Black Friday, con il prezzo minimo che il sito ha praticato nei 30 giorni precedenti. Cominciamo con il notare che, sul totale delle osservazioni, ben 57.703, pari al 16% complessivo, non rispettavano la normativa, presentando uno sconto il venerdì del Black Friday, ma avendo registrato un prezzo minimo inferiore nei 30 giorni precedenti. Sulla lista nera abbiamo l’incasso con il 20.1%, seguito a breve distanza da Telefonia, Periferiche IT, Wearable e Foto.Anche in questo caso, guardando la numerica assoluta, è però il Ped a stravincere, con 14.424 osservazioni fuori dalla norma: vuoi per l’ampiezza della categoria, che include ben 32 famiglie sottostanti, vuoi per la più bassa battuta media di cassa, vuoi per l’enorme numero di marche e modelli che affollano questa categoria, sicuramente è più difficile anche per il consumatore avere un confronto che porti ad una scelta mirata e consapevole prima dell’acquisto.