Per il secondo mese consecutivo i prezzi dei prodotti tecnologici negli store italiani si contraggono, alimentando le speranze degli operatori di un inizio di inversione di tendenza. È quanto emerge dall’Osservatorio Prezzi Tecnologici del mese di Aprile di QBerg da cui emergono segnali di una lenta discesa, anche se l’inflazione resta purtroppo a un livello alto.
In particolare, l’IPT (Indice Prezzi Tecnologici, ndr) diminuisce a livello congiunturale di 0,96 punti che riporta il valore ai livelli dello scorso gennaio, precisamente a 116,45 punti. QBerg segnala un incremento consistente dell’IPT a livello tendenziale (+8,68 punti), confermando un aumento consecutivo che prosegue da ben diciannove mesi!
Facendo un dettaglio sulle categorie merceologiche, l’Osservatorio QBerg indica che la diminuzione dei prezzi non è stata lineare nel mese di aprile fra i vari comparti. I settori Elettrodomestici e Comunicazioni sono stati i più coinvolti nel fenomeno.
Partendo proprio da Comunicazioni, tre delle quattro categorie coinvolte hanno rilevato contrazioni dei prezzi a livello congiunturale (vs Marzo 2023): marcata è stata infatti la flessione dei prezzi di prodotti quali Networking/Smart Home (-7,65 punti di IPT) e degli smartphone (-4,15). Più contenute le decrescite per la Telefonia fissa (-0,76) e per i Werable che aumentano leggermente di 0,40 punti.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, tutte le categorie di prodotti, dopo gli aumenti record rilevati dall’inizio dell’anno, segnano contenute diminuzioni di prezzo: built in -1,59 punti di IPT, bianco -1,29 punti e piccolo elettrodomestico -0,38.
Interessante l’andamento dei prezzi del settore trattamento aria\acqua: mentre la categoria trattamento acqua registra un incremento mese su mese di 0,40 punti, la categoria trattamento aria, maggiormente soggetta alla stagionalità, segnala incrementi record mese su mese di addirittura +95,39.
Nel confronto tendenziale (aprile 2023 vs aprile 2022), l’andamento dei prezzi risulta, secondo QBerg, chiaro: aumento consistente dei prezzi, con l’eccezione, delle periferiche IT; gli aumenti più consistenti li troviamo in due categorie del settore Entertainment (Foto (+40,91) e Home Entertainment (+24,22)) e le categorie di Trattamento Aria e Acqua (entrambe nell’intorno del +17,70 punti). È di oltre 10 punti l’incremento anno su anno anche dei prodotti della categoria Mobile (+10,96) e Hardware (+10,06), mentre è tra i +5,5 e i +10 punti di IPT i trend al rialzo per le altre categorie di prodotti.
Vedremo a maggio se la dinamica in atto ad aprile 2023, innescherà una vera inversione di tendenza dei prezzi o se si tratta solamente di una variazione dovuta a manovre tattico\stagionali su alcune categorie\famiglie di prodotti tecnologici. Nel frattempo, la BCE considera l’attuale inflazione ancora troppo alta per l’obiettivo dichiarato del 2% e sta pianificando nel prossimo meeting del 4 maggio di aumentare ulteriormente i tassi di interesse (oggi al 3,50%).
Alcuni economisti ipotizzano che potremmo essere di fronte ad una “sticky inflation” (inflazione “appiccicosa\collosa”), resistente alla diminuzione dei prezzi nelle diverse fasi della filiera nonostante gli input esterni ricevuti, ossia il prezzo dell’energia in diminuzione che riduce i costi e i tassi di interesse in, presumibile, ulteriore aumento che riducono la domanda. A partire da questo scenario di fondo, è facile immaginare che le vendite resteranno ancora deboli nel breve periodo e gli store italiani di tecnologia.