Con una nota ufficiale, Aires – Associazione Italiana che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo – accende i riflettori sulle conseguenze del rincaro del costo dell’energia. In particolare, è il presidente Andrea Scozzoli a sottolineare che non sono solo le imprese manifatturiere maggiormente energivore a essere in grande sofferenza: “Tutti hanno riconosciuto l’impegno del nostro settore affinché il Paese prosegua il suo percorso verso una digitalizzazione sostenibile, in un processo di leale concorrenza tra gli operatori. In questo contesto è fondamentale ricordare che le imprese della distribuzione specializzata di beni essenziali come i prodotti elettrici ed elettronici sono in particolare difficoltà: tradizionalmente e per vari fattori il nostro settore ha, infatti, una marginalità estremamente bassa che per alcuni operatori si attesta addirittura sotto il 2% del volume di affari. Questo porta inevitabilmente ad una particolare sofferenza nella misura in cui l’aumento di costi incomprimibili, come quelli energetici, aumentano in modo incontrollato. Portando l’incidenza degli stessi non lontana dal 3-4 % dei costi aziendali totali. Inoltre, avendo la responsabilità di vendere beni essenziali, le nostre imprese sono particolarmente attente al tema dell’incremento dei prezzi: numeri alla mano siamo infatti tra i settori che meno hanno contribuito alle forti spinte inflazionistiche registrate in questi mesi. Auspichiamo quindi che il governo voglia tenere in considerazione il fatto che indipendentemente dalla quantità di energia che viene utilizzata nello svolgimento dell’attività di impresa, è importante anche considerare l’incidenza di questi nuovi costi sul conto economico di tutte le imprese”.
Scozzoli, Aires: “I costi energetici colpiscono anche il retail”
Settembre 6, 2022