Arriva oggi una presa di posizione da parte di Aires, Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati, contro l’innalzamento del costo dell’energia. Nonostante il mercato italiano della tecnologia di consumo sia risultato in crescita nel 2021, l’Associazione evidenzia che l’aumento dei costi dell’elettricità sta causando molte preoccupazioni anche per i rivenditori di prodotti elettronici: “I negozi di prodotti elettronici”, si legge nella nota, “sono particolarmente energivori per la necessità di avere una completa e intensa illuminazione delle aree espositive e di tenere accesi molti dei prodotti in vendita, in particolare i televisori anche in vista dell’imminente switch off. Il 2020 e il 2021 sono stati anni particolarmente difficili, ma di sensibile crescita per le vendite di elettronica di consumo. I dati recentemente divulgati da GfK mostrano il segno più sia per le vendite online che per i punti vendita fisici, sancendo la piena affermazione degli operatori ‘omnicanale’. In questi ultimi anni i consumatori si sono affidati all’elettronica per svago, necessità domestiche, ma anche per necessità lavorative data l’introduzione dello smart working e della dad, questo ha comportato un salto nelle dotazioni tecnologiche degli italiani e un sensibile aumento dei fatturati”.
Lo stesso presidente Andrea Scozzoli evidenzia nel comunicato che “Le nostre imprese rischiano di disperdere i frutti del duro lavoro di questi anni e teniamo anche i pericoli di una fiammata dell’inflazione che avrebbe riverberi sui costi degli affitti per noi e sul prezzo di beni essenziali per i consumatori. Riteniamo, dunque, sia doverosa un’ulteriore valutazione da parte del Governo dell’impatto dei rincari energetici sulle imprese del Retail in generale e in particolare sui rivenditori di beni essenziali per la collettività quali quelli elettrici ed elettronici”.